giovedì 8 novembre 2018

La polisemia delle atrocità. Memorie di un fotografo in guerra

Nel rifiuto di voler pubblicare fotografie ritraenti atrocità di guerre lontane dalla propria terra, quanto c'è in esso il decoro per una vita altrui e quanto invece soltanto la strenua difesa della propria serenità altrimenti da esse scalfita?
Si vuol vietare la diffusione di un'immagine violenta perché essa viola la dignità della persona ritratta, o soltanto perché essa infrange la barriera di cristallo dentro cui vogliamo difendere la serenità della nostra vita al sicuro dai cannoni?
Ci ferisce ciò che quella immagine rappresenta, o a volte porgiamo difese ad essa soltanto perché essa non turbi la nostra incolume quiete?
È vera pietà per i morti la nostra, o soltanto opportuna difesa per chi resta vivo e lontano da quelle atrocità?
Come se il non voler vedere, il non voler mostrare simili morti potesse rendere il dolore delle guerre lontano dalle proprie vite.
Come se il voler negare simili atrocità volesse affermare l'esistenza di un mondo migliore anche quando esso non esiste affatto.
Ma allorquando si decida di negare la visione di simili atrocità, per quanto poi si voglia gridare la propria assoluzione di fronte ai conflitti in atto, la nostra indifferenza farà sì che saremo sempre anche noi coinvolti, e se non come efferati perpetratori, lo saremo come occulti censori o come silenti spettatori.



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lunedì 19 giugno 2017

Tre saggi sulla fotografia dell'Istituto Luce



TRE SAGGI SULLA FOTOGRAFIA DELL'ISTITUTO LUCE

IN VENDITA NEI PRINCIPALI EBOOSTORES





LUCE SULLA GUERRA
La fotografia di guerra tra propaganda e realtà. Italia 1945-45



Il saggio analizza come la seconda guerra mondiale sia stata rappresentata in Italia, utilizzando a livello di fonti primarie la produzione fotografica dell’Istituto Luce e le disposizioni date alla stampa dal Minculpop. Per meglio comprendere il ruolo della fotografia nella propaganda fascista, le immagini vengono così inserite nel contesto storico e culturale dell’epoca, e spesso raffrontate con le produzioni sia dei fotografi privati, sia degli operatori appartenenti agli altri eserciti, per evidenziare le diversità o le somiglianze nella rappresentazione del conflitto. Ma soprattutto, il saggio individua nelle fotografie ufficiali, quei dettagli e indizi che possano lasciar intravedere ed emergere l’immagine della realtà sociale al di là del messaggio propagandistico.


LA GUERRA D'ETIOPIA
La fotografia strumento dell'imperialismo fascista


Dopo aver analizzato la fotografia coloniale nel periodo liberale, il saggio analizza la rappresentazione fotografica del conflitto etiopico, individuando le tematiche iconografiche che costituirono l'immagine ufficiale del conflitto.
Ma le fotografie ci consegnano frammenti di una realtà che la propaganda del regime fascista nascose all'epoca, testimoniando l'uso dei gas, le stragi di civili etiopici, la segregazione razziale, infrangendo pertanto il mito del colonialismo italiano buono.

Storia e critica



Sorto nel 1924 con lo scopo di perseguire finalità educative e d’informazione attraverso le visioni cinematografiche, l’Istituto Luce assunse presto un ruolo fondamentale nella macchina della propaganda fascista, contribuendo alla costruzione del consenso della popolazione verso il regime ed alimentando l’immaginario collettivo della nazione. 
La fotografia diviene, pertanto, una fonte essenziale sia per lo studio della propaganda visiva del fascismo - in quanto permette di appurare l’intenzionalità politica soggiacente all’immagine prodotta e di percepire la stimolazione di pensiero suscitata nell’osservatore – sia per l’analisi della rappresentazione della realtà italiana che l’Istituto Luce effettuò nel corso degli anni. 



All’interno dei libri non sono presenti fotografie, in quanto l’acquisto dei diritti di pubblicazione delle stesse avrebbe comportato un aumento del prezzo di vendita. Si è preferito, nella descrizione ed analisi delle produzioni fotografiche, indicare le fonti di consultazione e gli archivi di appartenenza.

venerdì 8 luglio 2016

Luce sulla guerra. Nuova Edizione


STEFANO MANNUCCI

LUCE SULLA GUERRA

La fotografia di guerra tra propaganda e realtà.
Italia 1940-45

IN VENDITA AL PREZZO DI EURO 3,99 

 NELLE PRINCIPALI LIBRERIE ONLINE

 

Il saggio analizza come la seconda guerra mondiale sia stata rappresentata in Italia, utilizzando a livello di fonti primarie la produzione fotografica dell’Istituto Luce e le disposizioni date alla stampa dal Minculpop. Per meglio comprendere il ruolo della fotografia nella propaganda fascista, le immagini vengono così inserite nel contesto storico e culturale dell’epoca, e spesso raffrontate con le produzioni sia dei fotografi privati, sia degli operatori appartenenti agli altri eserciti, per evidenziare le diversità o le somiglianze nella rappresentazione del conflitto. Ma soprattutto, il saggio individua nelle fotografie ufficiali, quei dettagli e indizi che possano lasciar intravedere ed emergere l’immagine della realtà sociale al di là del messaggio propagandistico.

SOMMARIO

Introduzione:
La memoria delle atrocità
Cap. 1 Breve storia dell'Istituto Luce:
Nascita e ruolo dell'Istituto Luce
I rapporti con il Minculpop
La fotografia tra documento e propaganda
Cap. 2 La rappresentazione del conflitto:
L'organizzazione del Reparto Guerra
L'Italia entra in guerra
La campagna in Russia e la rappresentazione della sconfitta
Cap. 3 La costruzione del fronte interno:
La dichiarazione di guerra
La rappresentazione del fronte interno
Dal marzo del 1943 ai «quarantacinque giorni» di Badoglio
Cap. 4 Immagini di Salò e della Resistenza:
Il trasferimento a Venezia
Le principali tematiche della rappresentazione
La politicizzazione della morte


All’interno del libro non sono presenti fotografie, in quanto l’acquisto dei diritti di pubblicazione delle stesse avrebbe comportato un aumento del prezzo di vendita. Si è preferito, nella descrizione ed analisi delle produzioni fotografiche, indicare le fonti di consultazione e gli archivi di appartenenza.

 

IL LIBRO È DISPONIBILE NEI SEGUENTI EBOOKSTORES:

GOOGLE PLAY STORE
SCRIBD
RIZZOLI
BOOKREPUBBLIC 
TIMREADING
FEEDBOOKS


IL LIBRO È DISPONIBILE ANCHE IN EDIZIONE CARTACEA AL PREZZO DI EURO 12,99 AL SEGUENTE LINK


lunedì 6 giugno 2016

La guerra d'Etiopia. Edizione Digitale

STEFANO MANNUCCI

LA GUERRA D'ETIOPIA

La fotografia strumento dell'imperialismo fascista

IN VENDITA AL PREZZO DI EURO 2,99 

 NELLE PRINCIPALI LIBRERIE ONLINE


Dopo aver analizzato la fotografia coloniale nel periodo liberale, il saggio analizza la rappresentazione fotografica del conflitto etiopico, individuando le tematiche iconografiche che costituirono l'immagine ufficiale del conflitto.
Ma le fotografie ci consegnano frammenti di una realtà che la propaganda del regime fascista nascose all'epoca, testimoniando l'uso dei gas, le stragi di civili etiopici, la segregazione razziale, infrangendo pertanto il mito del colonialismo italiano buono.

Sommario:

Visioni d'oltremare
Le forche della Libia
L'organizzazione del Reparto Luce AO
L'immagine ufficiale e lo sguardo privato
La morte in colonia
La colonizzazione tra civilizzazione e segregazione
Opere consultate
Note


All’interno del libro non sono presenti fotografie in quanto l’acquisto dei diritti di pubblicazione delle stesse avrebbe potuto comportare un aumento notevole del prezzo di vendita del saggio. Si è preferito - all’interno della descrizione ed analisi delle produzioni fotografiche - indicare le fonti di consultazione accessibili online.



IL LIBRO È DISPONIBILE NEI SEGUENTI EBOOKSTORES:

MONDADORI STORE
GOOGLE PLAY STORE
SCRIBD
HOEPLI
RIZZOLI
BOOKREPUBBLIC 
IL FATTO QUOTIDIANO
CUBOLIBRI 
FEEDBOOKS


IL LIBRO È DISPONIBILE ANCHE IN EDIZIONE CARTACEA AL PREZZO DI EURO 9,99 AL SEGUENTE LINK