lunedì 19 giugno 2017

Tre saggi sulla fotografia dell'Istituto Luce



TRE SAGGI SULLA FOTOGRAFIA DELL'ISTITUTO LUCE

IN VENDITA NEI PRINCIPALI EBOOSTORES





LUCE SULLA GUERRA
La fotografia di guerra tra propaganda e realtà. Italia 1945-45



Il saggio analizza come la seconda guerra mondiale sia stata rappresentata in Italia, utilizzando a livello di fonti primarie la produzione fotografica dell’Istituto Luce e le disposizioni date alla stampa dal Minculpop. Per meglio comprendere il ruolo della fotografia nella propaganda fascista, le immagini vengono così inserite nel contesto storico e culturale dell’epoca, e spesso raffrontate con le produzioni sia dei fotografi privati, sia degli operatori appartenenti agli altri eserciti, per evidenziare le diversità o le somiglianze nella rappresentazione del conflitto. Ma soprattutto, il saggio individua nelle fotografie ufficiali, quei dettagli e indizi che possano lasciar intravedere ed emergere l’immagine della realtà sociale al di là del messaggio propagandistico.


LA GUERRA D'ETIOPIA
La fotografia strumento dell'imperialismo fascista


Dopo aver analizzato la fotografia coloniale nel periodo liberale, il saggio analizza la rappresentazione fotografica del conflitto etiopico, individuando le tematiche iconografiche che costituirono l'immagine ufficiale del conflitto.
Ma le fotografie ci consegnano frammenti di una realtà che la propaganda del regime fascista nascose all'epoca, testimoniando l'uso dei gas, le stragi di civili etiopici, la segregazione razziale, infrangendo pertanto il mito del colonialismo italiano buono.

Storia e critica



Sorto nel 1924 con lo scopo di perseguire finalità educative e d’informazione attraverso le visioni cinematografiche, l’Istituto Luce assunse presto un ruolo fondamentale nella macchina della propaganda fascista, contribuendo alla costruzione del consenso della popolazione verso il regime ed alimentando l’immaginario collettivo della nazione. 
La fotografia diviene, pertanto, una fonte essenziale sia per lo studio della propaganda visiva del fascismo - in quanto permette di appurare l’intenzionalità politica soggiacente all’immagine prodotta e di percepire la stimolazione di pensiero suscitata nell’osservatore – sia per l’analisi della rappresentazione della realtà italiana che l’Istituto Luce effettuò nel corso degli anni. 



All’interno dei libri non sono presenti fotografie, in quanto l’acquisto dei diritti di pubblicazione delle stesse avrebbe comportato un aumento del prezzo di vendita. Si è preferito, nella descrizione ed analisi delle produzioni fotografiche, indicare le fonti di consultazione e gli archivi di appartenenza.

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