Mussolini, nella sua divisa in orbace e con berretto rigido, si è da poco affacciato dal palazzo di piazza Venezia per annunciare l’entrata in guerra dell’Italia contro le nazioni plutocratiche. L'Istituto Luce riprende l’avvenimento. Gli operatori scattano diverse fotografie a Mussolini durante il suo discorso, ed anche alla folla assiepata nella piazza. Si costruisce l'immagine di un consenso alla guerra, di una popolazione che accorre ad acclamare le decisioni del duce. Ma in alcune fotografie, si intravedono dettagli di volti e sguardi, che lasciano scorgere anche una realtà di dubbi ed incertezze. Un consenso dettato da reale animo belligerante, o forse soltanto la rassegnazione ad una decisione ormai avvertita come ineluttabile, rafforzata dalla speranza che si tratti di un conflitto breve?
Analizzando le relazioni fiduciarie riportate in quel periodo, si possono confrontare quelle immagini all'opinione pubblica, inserendole nel contesto storico e culturale, ed andando così a dispiegare i meccanismi psicologici ed i sentimenti che animano la popolazione di un’Italia ormai entrata in guerra. Sentimenti che variano sensibilmente nel corso dei mesi, e dopo l’entrata in guerra, anche la politica iconografica di Mussolini, che per anni aveva imperversato in Italia, inizia a subire dei contraccolpi nell’opinione pubblica
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