domenica 6 maggio 2007

Il trasferimento a Venezia

Avvenuta la liberazione di Mussolini, e costituita la Repubblica Sociale Italiana, nell’ottobre del 1943, si predispone il trasferimento da Roma dell’ente. Non tutti gli operatori decidono di andare al Nord, ma solo quelli più fedeli, e quelli attratti soprattutto dalle invitanti paghe.
L’organico del Luce è diminuito approssimativamente ad un centinaio di persone, ed alloggiato in varie pensioni ed hotel. Il Reparto Guerra non viene ripristinato, e sarà soltanto il servizio delle Attualità Fotografiche a rappresentare gli avvenimenti del periodo. Nonostante la riduzione dell'organico, il Luce produrrà qualcosa come quindicimila fotografie.
Nella metodologia della rappresentazione fotografica, esisteranno diversità e somiglianze fra la rappresentazione dei primi anni di guerra e la rappresentazione degli anni di Salò.
Ma, soprattutto, si amplieranno gli sguardi che fotograferanno gli eventi degli ultimi anni di guerra. Oltre agli operatori del Luce, inizieranno a fotografare sul suolo italiano anche i fotografi tedeschi delle Propaganda Kompanien, a seguito dell’esercito, dell’aviazione, della marina e della Waffen-SS. Anche gli operatori dei Combat Film, a seguito delle truppe statunitensi, testimonieranno l'avanzata degli alleati e la liberazione di molte città italiane, consegnandoci le fotografie dei primi giorni di Roma appena liberata.

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1 commento:

Stefano Mannucci ha detto...

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